sabato 12 dicembre 2020

La valutazione ha una funzione formativa fondamentale: è parte integrante della professionalità del docente, si configura come strumento insostituibile di costruzione delle strategie didattiche e del processo di insegnamento e apprendimento ed è lo strumento essenziale per attribuire valore alla progressiva costruzione di conoscenze realizzata dagli alunni, per sollecitare il dispiego delle potenzialità di ciascuno partendo dagli effettivi livelli di apprendimento raggiunti, per sostenere e potenziare la motivazione al continuo miglioramento a garanzia del successo formativo e scolastico.
 
La normativa con l'ORDINANZA prot. 172 del 04-12-2020 (clicca qui) e le Linee Guida VALUTAZIONE PRIMARIA (clicca qui) ha individuato, per la scuola primaria, un impianto valutativo che supera il voto numerico su base decimale nella valutazione periodica e finale e consente di rappresentare, in trasparenza, gli articolati processi cognitivi e meta-cognitivi, emotivi e sociali attraverso i quali si manifestano i risultati degli apprendimenti. D’altro canto, risulta opportuno sostituire il voto con una descrizione autenticamente analitica, affidabile e valida del livello raggiunto in ciascuna delle dimensioni che caratterizzano gli apprendimenti.
 
Le scuole sono chiamate a produrre delle rubriche valutative con giudizi destrittivi e metterle già in atto fin da subito. Di seguito si pubblica una GUIDA per progettare secondo la nuova normativa e alcuni esempi da segure! 
 
 
 
 
 
 

 
 

martedì 8 dicembre 2020

Fra tutti gli argomenti di Matematica uno dei più ostici è sempre stato quello delle frazioni.
 
La storia delle frazioni è lunga e curiosa, ma non c’è spazio qui per discuterne. Belle testimonianze iniziano in Egitto, fin dal 3000 a.C., dove le frazioni, soprattutto unitarie, erano usate in sofisticati problemi.“Frazione” viene dal tardo latino “fractio”, cioè “parte ottenuta spezzando”, dunque dal verbo “frangere”, cioè“spezzare”. 
Pertanto, è sbagliato pensare che, nel significato originale etimologico di “frazione”, sia già compresa la richiesta che le parti ottenute con l’azione di spezzare siano “uguali”.
 
Il simbolo ha origine incerta, ma certo fu usato da Leonardo Fibonacci Pisano nel suo Liber Abaci del 1202; i numeri frazionari sono ivi chiamati “rupti” o anche “fracti” e il trattino orizzontale posto tra numeratore e denominatore è chiamato “virgula” cioè “bastoncello” (da “virga”, bastone). Anche le parole “numeratore” e “denominatore” hanno origine incerta, ma sappiamo che si affermarono nel corso del XV secolo in Europa...
 
Il passaggio dal “Sapere” al “sapere appreso(dall’allievo) è il risultato di un lungo e delicatissimo percorso che porta dapprima al sapere da insegnare, poi al sapere insegnato, per giungere appunto al sapere appreso. 
Di seguito un percorso didattico da scaricare gratuitamente per aiutare i vostri alunni o figli nell'apprendimento delle frazioni (consigliato dalla classe terza in poi).  
 
 

sabato 5 dicembre 2020

Il tema dei compiti delle vacanze è ogni volta dibattuto in maniera accesa e sono molti gli insegnanti, i pedagogisti e gli psicologi che vi prendono parte schierandosi pro o contro.

Di seguito troverete una serie di attività didattiche utili per essere assegnate come compiti per le vacanze natalizie.

Dalla casa editrice IL CAPITELLO:

Classe 1°, clicca qui

Classe 2°, clicca qui

Classe 3°, clicca qui

Classe 4° – Discipline, clicca qui

Classe 4° – Linguaggi, clicca qui

Classe 5° – Discipline, clicca qui

Classe 5° – Linguaggi, clicca qui

VEDI ANCHE:

Il quaderno dei compiti delle vacanze per la classe 1° - CLICCA

Attività ricreative/didattiche della casa ed. MONDADORI - CLICCA











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