martedì 8 dicembre 2020

Fra tutti gli argomenti di Matematica uno dei più ostici è sempre stato quello delle frazioni.
 
La storia delle frazioni è lunga e curiosa, ma non c’è spazio qui per discuterne. Belle testimonianze iniziano in Egitto, fin dal 3000 a.C., dove le frazioni, soprattutto unitarie, erano usate in sofisticati problemi.“Frazione” viene dal tardo latino “fractio”, cioè “parte ottenuta spezzando”, dunque dal verbo “frangere”, cioè“spezzare”. 
Pertanto, è sbagliato pensare che, nel significato originale etimologico di “frazione”, sia già compresa la richiesta che le parti ottenute con l’azione di spezzare siano “uguali”.
 
Il simbolo ha origine incerta, ma certo fu usato da Leonardo Fibonacci Pisano nel suo Liber Abaci del 1202; i numeri frazionari sono ivi chiamati “rupti” o anche “fracti” e il trattino orizzontale posto tra numeratore e denominatore è chiamato “virgula” cioè “bastoncello” (da “virga”, bastone). Anche le parole “numeratore” e “denominatore” hanno origine incerta, ma sappiamo che si affermarono nel corso del XV secolo in Europa...
 
Il passaggio dal “Sapere” al “sapere appreso(dall’allievo) è il risultato di un lungo e delicatissimo percorso che porta dapprima al sapere da insegnare, poi al sapere insegnato, per giungere appunto al sapere appreso. 
Di seguito un percorso didattico da scaricare gratuitamente per aiutare i vostri alunni o figli nell'apprendimento delle frazioni (consigliato dalla classe terza in poi).  
 
 
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