venerdì 2 febbraio 2018

Cosa sono le prove strutturate o oggettive? Queste prove nascono dal progetto di coniugare le istanze emerse nel RAV (Rapporto di Auto-Valutazione e le priorità del PDM (cioè il Piano di Miglioramento),  in riferimento a:
  • riduzione della variabilità dei livelli di competenza tra le classi e nella classe;
  • innalzamento dei livelli di apprendimento, dei livelli motivazionali e dei risultati nelle prove standardizzate nazionali.
La scuola ha l’obbligo di migliorare il successo formativo di tutti gli studenti, assicurare il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza ed innalzare gli esiti scolastici e le performance cognitive di quelli più in difficoltà.
A tal fine i docenti coniugano l’attività didattica ed educativa con le reali condizioni in cui operano ed utilizzano prove strutturate comuni per classi parallele con le caratteristiche dei test INVALSI.

Obiettivi di processo
  • Somministrare periodicamente prove strutturate comuni per classi parallele (almeno due nel corso dell’anno, una per ogni quadrimestre), monitorare gli esiti e attivare interventi specifici.
  • Prevedere attività di recupero per gli alunni in difficoltà.
  • Aumentare la condivisione e la collaborazione tra docenti attraverso la riflessione comune sulle pratiche didattiche.
  • Definire strumenti operativi attraverso cui rendere omogenei i criteri e i parametri di valutazione all’interno della Scuola.
  • Rilevare i punti di forza e di debolezza risultanti dagli esiti delle prove comuni per progettare azioni di miglioramento del coordinamento metodologico/didattico dei docenti, mediante un percorso di ricerca azione su metodologie e strategie didattiche innovative.
  • Raccogliere dati comparati sui livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle classi e tra le classi e progettare moduli di consolidamento/approfondimento che attivino processi cognitivi adeguati alla formazione/acquisizione di competenze.
Attività previste
  • Strutturazione e socializzazione di prove di verifica comuni con appropriate griglie di valutazione.
  • Somministrazione delle prove in contemporanea per classi parallele.
  • Valutazione e analisi dei risultati.
  • Comparazione esiti tra il primo e il secondo quadrimestre.
  • Pianificazione di misure di intervento correttive dall’analisi dei punti di criticità emersi.
  • Condivisione dei risultati nei consigli di classe, in sede di Collegio ed inserimento degli stessi nel Repository della scuola.
Strutturazione della prova
  1. La prova mira a valutare il raggiungimento degli apprendimenti e delle competenze monitorandone l’andamento nella prospettiva di garantire equità degli esiti.
  2. La prova è strutturata con domande chiuse a scelta multipla, a risposta aperta, del tipo vero/falso, a completamento, per corrispondenze, testo da comprendere/interpretare, grafico, problema, ecc..
Modalità organizzativa (varia da scuola a scuola)
La prova, elaborata dai docenti dei dipartimenti di italiano e matematica, verrà somministrata nella stessa giornata per tutte le classi parallele e alla presenza del docente in orario; la durata della stessa sarà di 75 minuti; alla correzione provvederanno i docenti delle discipline interessate utilizzando criteri di valutazione comuni.
Report dei risultati emersi, eventuale modifica di miglioramento del progetto attraverso la formulazione di interventi strategici.

Risultati attesi
  • Condivisione della progettazione didattica e di un sistema di valutazione comune.
  • Miglioramento della media dei risultati nella valutazione finale.
  • Acquisizione di un metodo di studio autonomo.
  • Acquisizione di competenze disciplinari e interdisciplinari.
  • Gestione delle emozioni e controllo delle stesse nel rispetto dei tempi.
  • Traguardi delle competenze.
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